"Ogni parola che scrivo è soltanto un altro modo per dire il tuo nome. Anche se scrivo cielo, terra, musica, dolore, io sto scrivendo sempre e soltanto mamma."

giovedì 19 novembre 2009

Ho paura

A volte la paura di morire diventa paralizzante.
Le persone normali pensano al futuro e riescono a percepirne le gioie e le luci, io penso al futuro e lo vedo come un immenso buco nero. Non ho sicurezze circa la mia salute un domani, nè sulla salute delle persone che amo.

Soffrirò io? Soffriranno loro e io con loro?
Dove mi può portare un futuro dove io leggo solo incertezza?

Vorrei abbandonare, scrollarmi di dosso una volta per tutte questa sensazione.
I dolori, le fitte, i formicolii che percepisco dal mio corpo non sono malattie.
Sono perfettamente sana, tutt'al più ho un dente cariato che mi dà noia.
Ma non riesco a convincermi. Il mio cervello ha l'immenso potere di fissarsi su un piccolo particolare e da lì trasformarlo in ossessione che paralizza, che ammutolisce.

Vorrei scrollarmi di dosso la paura che qualcosa di brutto possa succedere da un momento all'altro. Vorrei vivere e costruire la mia vita sapendo che non sono costretta a ripercorrere il destino della mia mamma.

Voglio vivere con la consapevolezza di durare, di poter vedere i miei nipoti, di invecchiare a fianco della persona che amo.
Ma il mio cuore non tace e vive nella costante vigilanza degli scherzi del destino.
Non abbasso mai la guardia, non mi concedo di sognare un futuro troppo roseo.

Non mi sento nemmeno all'altezza di affrontare quelli che saranno i seri problemi che mi aspettano, non mi illudo pensando di aver finito di scontare la mia massiccia dose di dolore, comprendo bene che ancora mi aspettano parti peggiori di quelle che ho recitato fin'ora...

Guardo il mio amore, lo guardo dormire, penso a come tutto sia perfetto, ora.
Leggo nelle sue palpebre, sulle sue guance, fra i sui capelli, la leggerezza, la fragilità dell'attimo che sto vivendo. So che domani tutto potrebbe cambiare. Che domani quelle palpebre potrebbero svanire. Lo so per certo perchè l'ho vissuto.

E Dio solo sa se questa è una lezione di vita che ho imparato bene: quello che hai di più prezioso, lo puoi perdere da un momento all'altro. E siamo arrivati di nuovo alla mia paura che mi paralizza...

Buona Notte (in bianco, almeno per me...)

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