"Ogni parola che scrivo è soltanto un altro modo per dire il tuo nome. Anche se scrivo cielo, terra, musica, dolore, io sto scrivendo sempre e soltanto mamma."

martedì 7 aprile 2009

"Tracce di te" - Francesco Renga

Eccomi, bicchiere tra le dita
E gente sconosciuta intorno a noi
Venderei a pezzi la mia vita
Per essere un minuto come vuoi
Ma guardami, non sono l'uomo che credevi tu
Povera madre
Sì, lo so... il tempo passa e non ce la fai più
Ad aspettare
Qui non c'è mai nessuno che mi parli di te
Io mi perdo nel fumo di mille parole
Per fingere che...
E cerco ancora qualcosa nel silenzio che c'è
Lungo questo cammino io trovo di nuovo
Le tracce di te

Sai... di te ho sempre quel ricordo:
Seduta mi accarezzi il volto e poi
Resti lì, con quel sorriso sordo
Di chi sa che ha finito i giorni suoi
Quando anch'io avrò qualcosa forse smetterò
Di farmi male
Ora no... starò seduto dentro a questo bar
Ad aspettare

Qui non c'è mai nessuno che mi parli di te
Io mi perdo nel fumo di mille parole
Per fingere che...
E cerco ancora qualcosa nel silenzio che c'è
Lungo questo cammino io trovo di nuovo
Le tracce di te




Questa canzone è sempre commovente, ascoltarla mi ruba l'anima.
Soprattutto perchè ho sempre vissuto con un padre che ha voluto a tutti i costi cancellare il ricordo di sua moglie e di conseguenza quello di mia madre.
Ho capito solo da adulta che il suo era uno dei tanti modi di affrontare il dolore, il lutto. E ho capito anche che, a suo modo, con lui poteva funzionare: era giovane e doveva ricominciare, trovare un'altra compagna.
Ma il fatto di voler cancellare da me ogni ricordo, ogni traccia, ogni desiderio di lei, ha fatto in modo che io rimuovessi ogni più piccolo ricordo.

Oggi mi trovo vuota, alla ricerca costante delle mie radici, scavo a mani nude nel terreno duro della mia memoria ma non affiora nulla.
Sono una pianta strappata dal terreno e gettata a terra. Calpestando i miei ricordi, hanno fatto in modo che una parte di me non fiorisca mai.

Se mai un padre, giovane vedovo, leggesse queste parole, LA BAMBINA CHE è IN ME LO SUPPLICA DI CONSACRARE LA MEMORIA CHE IL FIGLIO HA DI SUA MAMMA.
SE CANCELLARE è UN BUON MODO DI AFFRONTARE IL LUTTO PER UNA PERSONA ADULTA, LA STRUTTURA PSICHICA DI UN BAMBINO PICCOLO, ANCORA INCAPACE DI COMPRENDERE LA MORTE, PUò SUBIRE UN GRAVE DANNO, NEGANDOGLI QUALSIASI RICORDO. I BAMBINI HANNO BISOGNO DI AFFRONTARE E IMMAGAZZINARE IL LUTTO, NON DI RIMUOVERLO.
ALTRIMENTI, A 25 ANNI, COMICERANNO A ELABORARE IL LUTTO SCRIVENDO UN BLOG!

Baci... [Grazie a F., un bacio grande]


2 commenti:

  1. bel blog, anche io ho perso mamma da poco e in me a lasciato un vuoto grande grande grande.La immagino beata tra il cielo e che mi proteggi da lassu.E quel che mi allevia il dolore.Baci

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  2. ciao! Sono contenta che il blog ti sia piaciuto e grazie per essere il mio primo lettore fisso!! Vedrò di non deluderti!!!

    Ciao!!!

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