
Quello che sento oggi è ESATTAMENTE quello che sentivo un anno fa. Quindi, onde evitare di ripetermi, andate pure a sbirciare i post di maggio 2010...
Nel frattempo vi regalo questo pezzetto meraviglioso trovato in rete e vi aggiorno dicendo che quest'anno ho deciso di svegliarmi presto per creare con le mie mani piccoli biglietti che celebrino tutte le "mamme in prestito" che ho trovato sul mio cammino: mia zia, mia nonna, la mamma del mio moroso.
Donne meravigliose che ogni giorno mi fanno sentire una figlia amata, anche se non sono loro figlia.
E manderò gli auguri a tutte le giovani mamme mie amiche, o che lo diventeranno, perchè possano affrontare al meglio questa avventura così grande.
Ecco quello che ho trovato:
La sentite? Riuscite a sentirla, la voce della mamma?
Dice così:
"Caro Billy, lo so che ormai per te sarò solo un ricordo lontano.
Il che probabilmente è una buona cosa. Sarà passato tanto tempo.
E io non ti avrò visto crescere, non ti avrò visto piangere, né ridere, né urlare,
e non avrò potuto rimproverarti. Ma per piacere, credimi, io sono sempre stata lì
con te in tutti questi momenti. E ci sarò sempre. E sono fiera di averti conosciuto.
E che tu sia stato mio. Sii sempre te stesso.
Ti voglio bene per sempre."
Questa è la mia mamma. Per sempre, dice.
Solo che non c'è nessun per sempre. Non per lei, almeno.
Melvin Burgess, "Billy Elliot"
E questo è per Frida e per me.
Ogni parola che scrivo è soltanto un altro modo per dire il tuo nome.
Anche se scrivo cielo, terra, musica, dolore, io sto scrivendo
sempre e soltanto mamma.
T. Scarpa, "Stabat mater"
 
 
 
 
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